martedì, febbraio 28, 2006

Sai come riaprirei il blog.... di RaoulBoia


Secondo me questo dovrebbe essere il post di riapertura del tuo blog, un'avvelenata contro tutto quello che ti ha fatto decidere di non scrivere più...

Ma s' io avessi previsto tutto questo, dati causa e pretesto, le attuali conclusionicredete che per questi quattro soldi, questa gloria da stronzi, avrei scritto canzoni;va beh, lo ammetto che mi son sbagliato e accetto il "crucifige" e così sia,chiedo tempo, son della razza mia, per quanto grande sia, il primo che ha studiato...

Mio padre in fondo aveva anche ragione a dir che la pensione è davvero importante,mia madre non aveva poi sbagliato a dir che un laureato conta più d' un cantante:giovane e ingenuo io ho perso la testa, sian stati i libri o il mio provincialismo,e un cazzo in culo e accuse d' arrivismo, dubbi di qualunquismo, son quello che mi resta...

Voi critici, voi personaggi austeri, militanti severi, chiedo scusa a vossìa,però non ho mai detto che a canzoni si fan rivoluzioni, si possa far poesia;io canto quando posso, come posso, quando ne ho voglia senza applausi o fischi:vendere o no non passa fra i miei rischi, non comprate i miei dischi e sputatemi addosso...

Secondo voi ma a me cosa mi frega di assumermi la bega di star quassù a cantare,godo molto di più nell' ubriacarmi oppure a masturbarmi o, al limite, a scopare...se son d' umore nero allora scrivo frugando dentro alle nostre miserie:di solito ho da far cose più serie, costruire su macerie o mantenermi vivo...

Io tutto, io niente, io stronzo, io ubriacone, io poeta, io buffone, io anarchico, io fascista,io ricco, io senza soldi, io radicale, io diverso ed io uguale, negro, ebreo, comunista!Io frocio, io perchè canto so imbarcare, io falso, io vero, io genio, io cretino,io solo qui alle quattro del mattino, l'angoscia e un po' di vino, voglia di bestemmiare!Secondo voi ma chi me lo fa fare di stare ad ascoltare chiunque ha un tiramento?Ovvio, il medico dice "sei depresso", nemmeno dentro al cesso possiedo un mio momento.Ed io che ho sempre detto che era un gioco sapere usare o no ad un certo metro:compagni il gioco si fa peso e tetro, comprate il mio didietro, io lo vendo per poco!

Colleghi cantautori, eletta schiera, che si vende alla sera per un po' di milioni,voi che siete capaci fate bene a aver le tasche piene e non solo i coglioni...

Che cosa posso dirvi? Andate e fate, tanto ci sarà sempre, lo sapete,un musico fallito, un pio, un teorete, un Bertoncelli o un prete a sparare cazzate!Ma s' io avessi previsto tutto questo, dati causa e pretesto, forse farei lo stesso,mi piace far canzoni e bere vino, mi piace far casino, poi sono nato fessoe quindi tiro avanti e non mi svesto dei panni che son solito portare:ho tante cose ancora da raccontare per chi vuole ascoltare e a culo tutto il resto!


by RaoulBoia

1 commento:

Wing Chun Kuen ha detto...

L’avvelenata è proprio un bella idea per ricominciare, Raoul. Centra il punto di uno stato d’animo. Il progetto di questo ricominciare è provare ad essere ancora più concentrati sull’attualità, sulla politica, sulla cronaca dei piccoli e grandi fatti, sulla scienza, sull’analisi di ciò che ci prossimo e meno. Per far trovare a chi dovesse entrare nel blog quello che altrove non trova e magari fargli sapere quello che cercava da tempo di sapere. Per il resto, pazienza se qualcuno non ci leggerà. Con tono evangelico potrei dire beato chi non ha bisogno di sapere quello che sanno gli altri. Pazienza se qualcuno potrà snobbare il nostro operato, pazienza perché sono convinto che con questo blog si è fatto più che con tanti anni di politica militante, o con la frequentazione di gruppetti e gruppettari o collettivi che per la loro esigua partecipazione rendevano ironico il loro chiamarsi “collettivo”. Quanta gente è passata su questo blog? Tanta? Poca? Chi può dirlo. Di sicuro però c’è stata la tanto sperata divulgazione di idee. Navigando per la rete sono naufragato in qualche altro blog che annoverava tra i post, pensate un po’, quello di Berlusconi e Celentano che ha pubblicato Libero, e, peraltro, in quell’occasione ebbe quasi un migliaio di commenti. Positivi e negativi. Commenti, però. Comunicazione. Dubito che chi si cela dietro l’aureo velo di un attivismo elitario e accademico, di un attivismo futuribile poiché si sta preparando per essere la classe dirigente o altro, abbia fatto e comunicato tanto. Sono scettico verso i miei compagni parolai e superficiali al contempo, verbosi di banalità, verso le loro potenzialità di contatto con gli animi altrui. Essi sono legati al settario e asettico e gerarchico mondo partitico o dottrinario, al dovere di rispondere a simboli e capitali di idee e capitali di carta stampata. Dal nostro umile tentativo, invece, esce uno stile per quanto possibile scevro degli schemi noti e abusati.
Come avrete notato è stata cambiata la veste grafica e soprattutto è stata tolta la stella a cinque punte presente nell’altra veste. Stella degli eserciti rivoluzionari, stella bolscevica, stella di resistenza, stella delle BR e stella di morte. E allora non ci piace più. E questo ai militanti non è permesso. Noi ci innoviamo e loro rimangono fermi alle idee del 1850. Ma questo è un altro discorso che però bisognerà fare.