martedì, ottobre 25, 2005

Berlusconi e Celentano


A Berlusconi, si sa, piace fare la parte del perseguitato, del martire. È altrettanto noto che Berlusconi è molto sfacciato, caratterizzazione indispensabile per chi ha cantato sulle navi da crociera o ha asserito di essere vittima di uno Stato parallelo.
Tanto il piacere di fare il perseguitato, tanto la sfacciataggine lui connaturata, lo hanno portato a lacrimare di lesa maestà, a dichiarazioni querule sulla trasmissione di Celentano. Egli ed i suoi lustra- ano si sono lamentati per la faziosa, comunista, antidemocratica, propagandistica trasmissione del molleggiato, che francamente in quanto a carica politica ed aggressività contro la Cdl credo abbia annoiato anche gli elettori di Mastella. Uno show banale, senza carattere, qualunquista. Uno show che, a mio modesto parere, aveva i contenuti tipici degli spettacoli corrosivi, caustici, di protesta beffeggiante. Eppure il Cavaliere e legionari sono insorti. Ed io, attonito, sentivo e vedevo le prime pagine dei quotidiani nelle rassegne stampa dei telegiornali con dichiarazioni urlate del premier e stupito pensavo che uno che aveva cantato 24000 baci o siamo la coppia più bella del mondo aveva fatto davvero un puttanaio e magari nemmeno lui da cantante di canzonette aveva sperato in tanto. Pensavo che, sì Celentano ormai si sente un guru ma ci crede solo lui, che i suoi silenzi non sono espedienti da oratore consumato ma pause di incerto pensiero, che il velleitario molleggiato lo prende per il culo mezza Italia. Eppure proprio Adriano, quello dei film- musical e delle commedie con la Muti, era un temibile incantatore di plebi, un Socrate del ventunesimo secolo, corruttore d’animi e pervertitore delle matite nel seggio elettorale. Poi mi sono ricordato che Berlusconi ha fatto due palle a tutto l’universo mondo con la sua lettura preferita cioè l’elogio della follia di Erasmo da Rotterdam perché qualche suo fido gli aveva letto solo quello e perché di libri ne ha ben pochi da citare ed è meglio citarne uno che nessuno, mi sono ricordato che Berlusconi ignorava che fosse la famiglia Cervi e le sue televisioni trasmettono virus dell’intelletto per l’intero giorno. Insomma ho pensato che Berlusconi è un gran bell’ignorante. Da grande indotto che è, il Cavaliere deve scambiare per trinariciuto comunista chiunque sia colto, oppure mediamente dotto, od un artista, magari pure un mezzo artista gli procura turbamento. Si sa, la gente rozza nutre sfiducia per la cultura, vuoi perché conta più la pratica che la grammatica vuoi perché le elucubrazioni intellettuali non aiutano a procacciare viveri. Allora visto che un particolare clichè popolare vuole i sinistrorsi colti, ecco, è fatta l’equazione è risolta la fobia del Cavaliere. Cultura = sinistra, il suo cervello ha così ragionato, ecco svelato l’arcano! … Ho sempre pensato che se fossi stato di destra mi avrebbe molto imbarazzato la penuria culturale dell’ideologia. Ho sempre notato con malcelato orgoglio che la cultura è soprattutto a sinistra. Mi hanno addirittura fatto tenerezza alcune interviste di personaggi di destra che dichiaravano di avere come cantanti del cuore Guccini, De André o De Gregori. Ho sempre notato che se ad un amico proponi di vedere un mattone di film, egli si immagina un film di qualche avanguardia socialrivoluzionarmarxistrotzkysta. È lampante che lo stereotipo dell’artista non è di una persona un po’ razzista, un po’ nostalgica del Ventennio, conservatrice, anzi l’opposto. Sembra tutto sommato incontrovertibile che dove c’è arte, dove c’è istruzione, dove c’è scienza, dove c’è sensibilità per il grandi temi del cosmo è, quantomeno nell’immaginario collettivo, a sinistra. Allora mi chiedo: perché ci tormenta così il Berlusca con questi comici, giornalisti, registi, opinionisti lui ostili? Proprio Silvio che con rete4 che è la gioia delle casalinghe ha fatto la sua fortuna? Proprio colui che ha la maggior parte dell’elettorato composto da vecchi rincoglioniti, massaie ignoranti che tra una telenovela e l’altra sorbiscono il Tg4? Mah, Silvio, pretendi che i docenti universitari siano colpiti dall’invio a casa della tua biografia con foto zuccherose con te e tua moglie? Ci vuole la faccia come il culo! Prima diventi premier grazie alla feccia degli italiani poi ti lamenti che la casta intellettuale ti odia? Devi accettarlo, chi sta in tv è mediamente dotto, spesso molto dotto e questa tipologia di persona non ti apprezza. Punto. Il fatto è che se in tv vanno artisti, essi con ottima probabilità non saranno elettori di Forza Italia. Se in tv c’è ancora qualche spazio di critica sociale per sua natura tenderà alla sinistra di Hegel. È dura da accettarsi, ma spero che un tizio che chiama il suo partito Forza Italia non pretenda di accaparrarsi i voti del fine politologo. Al Cavaliere anche quello dei 24000 baci e di siamo la coppia più bella del mondo appare un fine sobillatore prodiano. No, invece, è solo un cantante di canzonette con una modesta sensibilità artistica e come tutti coloro che hanno questi requisiti non ti vota, Silvio. Il comico ti sarà sempre ostile, l’artista pure, il romanziere pure, l’intellettuale pure, il premio Nobel pure, il giornalista forse, la casalinga del brenta mai. Hai spopolato con un plebiscito plebiscitario in Sicilia e nel Sud in genere, perché? Non si preoccupi il Cavaliere i suoi elettori non sono suggestionabili, non guardano Celentano e non leggono Biagi. Notiamo invece quanto di subdolamente berlusconiano c’è nella cultura odierna, quanto un Costantino sia affine ai modelli del Cav. oppure quanto i ragazzi del Grande Fratello siano, più o meno consapevolmente, filogovernativi. I veri programmi politicizzati sono quelli sapientemente innocenti della De Filippi o di Costanzo, i programmi pienamente vacui delle tv in genere. La fortuna che Berlusconi ha avuto è stata la gente ignorante. Questo é il suo cruccio, la sua malattia.

lunedì, ottobre 24, 2005

Derby di ferro e fuoco.


L'ennesimo derby, l'ennesima follia. Un ragazzo accoltellato, otto tifosi feriti, l'arbitro colpito da una moneta, giocatori non all'altezza della situazione, fanatici e irresponsabili.
Eppure ventisei anni non sono tanti, non sono tanti per una tragedia come quella... (clicca tra i commenti per continuare a leggere).

venerdì, ottobre 21, 2005

La risposta dell'Atac in merito al 557

Questa che segue è la risposta dell'Atac alla mia mail di protesta, mail che peraltro conteneva anche l'articolo poco sotto sul 557.
Gentile Cliente, le scrivo per rispondere alla sua e-mail con la quale propone alcune modifiche al percorso attuale della linea 557. Al riguardo, la informo che abbiamo interessato la nostra Direzione Pianificazione, cui è affidata la progettazione e la manutenzione della rete di superficie, per una valutazione in merito. Tenga comunque presente che generalmente vengono accolte le richieste di cui sia riscontrata la fattibilità dal un punto di vista tecnico, nonché, d'accordo con il Municipio competente, la rispondenza alle esigenze della collettività, previo comunque il parere favorevole del Dipartimento VII "Politiche della Mobilità" del Comune di Roma. In ogni caso, relativamente alle ragioni rispetto alle quali propone di non far più transitare la linea 557 in Viale Spartaco, ritengo sia giusto precisare che l'intralcio causato dalla sosta irregolare di auto private, non può né deve essere risolto a discapito del servizio di trasporto pubblico, che - va sottolineato – risponde ad un interesse collettivo. Più coerentemente con la propria missione aziendale, invece, questa Agenzia provvede periodicamente a richiedere la collaborazione dei Municipi per assicurare un più frequente intervento dei Vigili Urbani in quelle aree che sono caratterizzate da una viabilità critica, al fine di migliorare la regolazione della mobilità, sia pubblica che privata, della città.
Ringraziandola comunque per il contributo che con spirito di collaborazione ha voluto fornirci per migliorare il servizio di trasporto pubblico cittadino, la saluto con molta cordialità.
La saluto cordialmente. Angelica del Servizio Clienti Atac SpA la ringrazia per aver scelto il trasporto pubblico

mercoledì, ottobre 12, 2005

Fumo=cancro?



Ho sempre saputo che la campagna antifumo è fatta sul gioco dell'esagerazione, cioè se aumento i danni che fanno le sigarette anche gli irriducibili del fumo saranno colpiti dalla campagna.
Avevo letto che quando un'equipe di medici americani operò Oriana Fallaci per cancro ai polmoni, al risveglio della celebre paziente, le dissero che poteva anche fumare ancora perché il cancro è cosa solo genetica. Lei ne trovò conferma nella storia familiare, tantissimi suoi parenti sono morti di cancro. Sapevo pure che quattro-sigarette al giorno non fanno male neanche un po'. Con ciò, però, non ho mai messo in discussione il binomio fumo-cancro. Poi mi sono imbattuto in un articolo, del quale non posso giudicare l'attendibilità ma posso dire che si trova sul sito dell' "Associazione per la ricerca e prevenzione del cancro". Leggetelo qui, cliccate sui commenti e apparirà l'articolo.

L'articolo in questione è così distruttivo verso i luoghi comuni che sembra uno sfogo. Non so se abbia valore scientifico. So solamente che il dottore citato nell'articolo (dott. Hamer) appare in più siti di contro-informazione e non. Insomma, leggiamolo pure ma... con cautela.



Quel che appare qui di sopra lo ho scritto non sapendo bene che cosa fosse la "Associazione per la ricerca e Prevenzione del cancro"... poi lo ho scoperto... la mia scoperta ha sede nei commenti... Non do giudizi però...ATTENZIONE ALLE COSIDDETTE CURE ALTERNATIVE!!!!!!!!!

lunedì, ottobre 10, 2005

L'autobus fantasma 557

L’autobus 557 è un piccolo grande esempio di come l’incuria dello Stato nei confronti del cittadino si manifesti non solo attraverso i grandi disservizi (autostrada Salerno-Reggio Calabria o malasanità, per intenderci) ma anche e soprattutto attraverso piccoli menefreghismi che inficiano la qualità della vita. Quest’autobus è il tormento di una fetta del quartiere di Cinecittà, ma prima di dire il perché di questo parliamo un po’ del mezzo in questione:
I due capolinea del 557 sono uno a P.za Cardinali in zona Quadraro-Centocelle, l’altro a Via Vignali tra Cinecittà e Cinecittà-est. L’autobus parte circa ogni diciotto minuti dai due capolinea a partire dalle 5:00 am. L’utilità del mezzo la commenta il soprannome dato da alcuni ragazzi cioè “l’autobus fantasma”; questo non perché non passi mai ma perché è troppo spesso vuoto. Percorso analogo lo compie il 558 e peraltro con molto più successo di pubblico giacché esso copre per lunghi tratti arterie principali come Via Togliatti, Via Tuscolana, Via della Primavera. S’ipotizza sia questa concorrenza la causa dell’insuccesso della linea 557.
Passiamo ora alle colpe vere e proprie del 557: Quando da Via del Quadraro gira per Viale Spartaco che prosegue divenendo Viale Anicio Gallo, l’autobus fantasma, si trova dinnanzi una strada incredibilmente angusta e congestionata dalle numerose banche, mercati, agenzie di ogni tipo pompe di benzina, strada che non rende giustizia alla sua mole e che gli crea qualche problemino di transito perché puntualmente viene bloccato da qualche auto in doppia fila (oserei dire legittimamente visto che la zona è stata sovraccaricata oltre che dalle suddette attività dal traffico della Tuscolana e del centro commerciale “Cinecittà2”) e allora inizia l’odissea. Per la strada in questione passa a malapena un' automobile figurarsi un autobus e quindi iniziano a suonare clacson impazziti, iniziano bestemmianti file lunghissime, parte la ribellione dei “bloccati” che in genere prima scendono dalle auto per cercare soluzione con amabile senso civico per poi arrendersi e fare pericolose retromarcia collettive che generano il panico per le vie confinanti… e giù bestemmie, liti, urla, clacson, chiamate i Vigili, lei non sa chi sono io, risse verbali e non. Questo ameno teatrino si offre agli abitanti più volte al giorno. Ogni giorno più volte al giorno.
Che fare? La soluzione è così tristemente facile che fa incazzare. Parallelamente a Viale Spartaco corre Via Lemonia, autentica autostrada urbana, larga, bella e spaziosa, con tanto di scuole che avrebbero un bel servizio da un autobus che potrebbe accompagnare a casa nonne, bambini, maestre, bidelli. Nella stessa via si trova il Parco degli Acquedotti, sito archeologico di immenso valore storico-culturale, meta di numerose persone tanto nei giorni infrasettimanali che nel fine settimana. Un patrimonio dell’umanità insomma al quale il servizio pubblico non accompagna. Viale Spartaco ed il suo seguito Viale Anicio Gallo invece sono solo invece vie trafficate, ad una sola corsia e pure stretta, di interesse commerciale ma solo per i residenti, per chi usufruisce dei servizi della via a piedi, infatti il 557 è troppo, troppo spesso, per troppo ampie fasce orarie vuoto. Per l’altro senso di marcia Via Caio Canuleio è alternativa altrettanto valida, a senso unico, molto larga in alcuni tratti, non troppo trafficata. Qualora anche questa soluzione non fosse gradita il punto è uno, lì un autobus non può passare, semplicemente questo.
BISOGNA CAMBIARE IL TRAGITTO DEL MALEDETTO 557 ORA, SUBITO! UN INTERO QUARTIERE STA IMPAZZENDO. Quartiere che negli ultimi anni ha avuto uno sviluppo selvaggio, incontrollato.
Interpellerò chi di dovere, raccoglierò firme, chiamerò l A.T.A.C., il Comune, la Circoscrizione, farò di tutto insomma affinché tutto ciò cambi.
Chiunque sia interessato mi contatti su questo blog. Farò presto sapere l’esito delle battaglie.