mercoledì, ottobre 12, 2005

Fumo=cancro?



Ho sempre saputo che la campagna antifumo è fatta sul gioco dell'esagerazione, cioè se aumento i danni che fanno le sigarette anche gli irriducibili del fumo saranno colpiti dalla campagna.
Avevo letto che quando un'equipe di medici americani operò Oriana Fallaci per cancro ai polmoni, al risveglio della celebre paziente, le dissero che poteva anche fumare ancora perché il cancro è cosa solo genetica. Lei ne trovò conferma nella storia familiare, tantissimi suoi parenti sono morti di cancro. Sapevo pure che quattro-sigarette al giorno non fanno male neanche un po'. Con ciò, però, non ho mai messo in discussione il binomio fumo-cancro. Poi mi sono imbattuto in un articolo, del quale non posso giudicare l'attendibilità ma posso dire che si trova sul sito dell' "Associazione per la ricerca e prevenzione del cancro". Leggetelo qui, cliccate sui commenti e apparirà l'articolo.

L'articolo in questione è così distruttivo verso i luoghi comuni che sembra uno sfogo. Non so se abbia valore scientifico. So solamente che il dottore citato nell'articolo (dott. Hamer) appare in più siti di contro-informazione e non. Insomma, leggiamolo pure ma... con cautela.



Quel che appare qui di sopra lo ho scritto non sapendo bene che cosa fosse la "Associazione per la ricerca e Prevenzione del cancro"... poi lo ho scoperto... la mia scoperta ha sede nei commenti... Non do giudizi però...ATTENZIONE ALLE COSIDDETTE CURE ALTERNATIVE!!!!!!!!!

3 commenti:

Wing Chun Kuen ha detto...

IL MITO DEL FUMO

“Fumo=cancro” oppure “oncologia=marketing?”




Voglio smascherare uno degl’inganni della lobby medico-farmacologica che più di tutti gli altri sembra accettato e dato per scontato perfino dalle menti più informate e smaliziate: il dato che il fumo di tabacco provochi il cancro. Premetto che io non fumo e che non mi piacciono gli ambienti dove la gente fuma. Inoltre penso che effettivamente esso non faccia per niente bene. Ma da qui ad affermare che sia causa di cancro... be’, c’è una bella differenza!

Le ragioni della medicina, per cui si afferma che in Italia vi siano 20.000 casi di morti all’anno per cancro causato dal fumo o altri “numeri” del genere, si basano esclusivamente su dati statistici: l’80 % dei tumori ai polmoni si riscontra in fumatori o ex fumatori, solo il 20 % in chi non ha mai fumato. Il dato è così netto e schiacciante che sembra non dare adito ad alcun dubbio né ad alcuna possibilità ad ipotesi contrarie. In verità le cose stanno in maniera diversa.

Cominciamo col considerare che un’affermazione basata su dati statistici non è scientifica. Da Galilei in poi si considera dato scientifico qualcosa che sia riproducibile e ripetibile; qualcosa per cui, date determinate condizioni, si ottengono sempre gli stessi risultati. Per esempio è scientifico che lo scorbuto sia dovuto a carenza di vitamina C. Se eliminiamo questa vitamina dall’alimentazione di una persona, presto o tardi essa manifesterà i sintomi dello scorbuto; sempre. E, se a questo punto noi gli somministriamo la vitamina, guarirà; sempre. Questo ci autorizza a dire che lo scorbuto è causato dalla carenza di vitamina C, e possiamo anche aggiungere che questa è una verità scientifica.

Ora risulta evidente dai dati epidemiologici che ci sono moltissimi fumatori che non hanno mai avuto un tumore, come pure ci sono molti non fumatori morti per tumore ai polmoni. Già solo con questo semplicissimo dato possiamo concludere che il fumo da tabacco è, eventualmente, solo un elemento che contribuisce all’insorgenza dei tumori, non la causa. Ma pure così formulata, questa è ancora solo un’ipotesi da verificare. Ecco alcuni dati (ma ce ne sono moltissimi altri) che contraddicono l’atto di fede assoluto dell’oncologia “sigarette=cancro”.

1) La media delle sigarette fumate in Europa per persona all’anno e di 1.741; in Grecia invece è quasi il doppio: 3.012. Ebbene, in quel paese la vita media è nettamente superiore a quella europea.

2) Di uno studio statistico. fatto in Australia negli anni 1989-’90, pubblico una delle tabelle più significative (il lavoro completo in inglese è su www.forces.org/evidence/aussie/aussie.htm)







Uomini e donne di 45 anni o più in Australia 1989-’90 - in %

Malattie
fumatori
ex-fumatori
non fumatori

Nessuna malattia
24,9
15,9
17,9

Tumori
4,9
6,8
5,4

Gotta
2,8
5,6
2,8

Diabete mellito
2,8
4,5
3,8

Obesità
0,3
0,3
0,6

Colesterolo alto
4,8
6,7
6,9

Tensioni nervose, problemi emotivi
6
5,8
6,2

Depressione
1,2
1,5
1,3

Ipertensione
18,3
27
29

Malattie cardiache
6
11,4
6,7

Bronchite, enfisema
7,8
7,6
3,4

Asma
5,6
6,6
5,4

Ulcera
5,7
5,6
3

Altre malattie dell’apparato digestivo
7,5
9,8
8,3

Malattie renali
2,2
2,4
1,9

Artrite
25,2
31,4
32,1

Problemi ai dischi vertebrali
6,2
6,3
4

Mal di schiena (non specificato)
13,4
12,5
11,2

Totale
100
100
100








Ho evidenziato in colore i punti in cui le differenze tra fumatori e non fumatori sono ben evidenti e quindi statisticamente utili, ma anche dove i numeri che ci si aspetterebbe di trovare non ci sono. Un dato pare scontato: i fumatori hanno più bronchiti ed enfisemi. Ma se guardiamo i tre punti “spia” delle malattie cardiocircolatorie: colesterolo, ipertensione e problemi cardiaci (che secondo la medicina mietono vittime tra i fumatori ancora più del cancro), abbiamo una bella sorpresa. Il minor numero di patologie si ritrova proprio tra i fumatori! E per i tumori il discorso è il medesimo! C’è poi un dato veramente sorprendente: tra i fumatori ci sono più persone in buona salute che tra i non fumatori!!! Verrebbe da pensare che le sigarette siano terapeutiche... È più probabile invece che tutti gli studi statistici su fumo e tumori non abbiano alcuna validità, perché i fattori che entrano in gioco sono così tanti e sfuggenti da non poter essere messi sotto esame in maniera attendibile.

3) Altre statistiche, da: "Comprendi i sintomi del tuo corpo", Macro edizioni del dott. Vicente Herrera. “Dal 1978 al 1985, ad esempio, in Spagna fu notato un aumento spettacolare del tasso di mortalità per cancro al polmone. Confrontando questo aumento con gli indici di disoccupazione fu osservata una correlazione statistica molto più forte che col consumo di tabacco.” ... “da un tasso di 38 per 100.000 nel 1975 si è giunti a un tasso di 60 per 100.000 negli uomini; d'altra parte il numero di sigarette per abitante adulto all'anno si è mantenuto a livelli costanti che oscillano tra 2.341 e 2.678.” Ancora una volta nessuna correlazione tra consumo di sigarette e cancro.

4) Se le statistiche, a causa della complessità della condizione umana, sembrano non essere idonee allo studio della relazione fumo-cancro, che cosa dicono le sperimentazioni in laboratorio? Mi limiterò a citarvi un dato ben noto ai ricercatori: i topi sottoposti a fumo di tabacco sviluppano il cancro ai polmoni, i criceti assolutamente no. Gli oncologi vi diranno che i criceti hanno dei “geni” che li rendono immuni dal tumore da fumo. In verità nessuno ha mai fatto una ricerca per confermare questa affermazione, che è semplicemente un’ipotesi e niente di più. Una delle tante “sparate” tipiche di chi non sa, ma deve darla ad intendere per conservarsi posto e lauto stipendio. Una spiegazione scientifica comunque c’è, e la trovate poco più avanti.

5) Attualmente l’oncologia considera il fumo responsabile di cancro al 30 % e l’alimentazione del 35 %. Vedremo che queste cifre sono interessanti per le conclusioni che a questo punto bisogna cominciare a tirare.




Considerazioni e conclusioni.

Abbiamo qualche dato che possa chiamarsi scientifico a proposito di tumore ai polmoni? Qualcosa che si possa trovare sempre? Una costante insomma, come la carenza di vitamina C per lo scorbuto, tanto per intenderci. Sì, c’è; ma non è certo patrimonio della medicina ufficiale. Lo troviamo nella Nuova Medicina di Hamer. Nel paziente di tumore ai polmoni troviamo sempre, nel periodo immediatamente precedente all’apparizione della malattia il “conflitto” di paura di morire. Non si tratta di una vaga paura della morte, che forse ci accomuna un po’ tutti quanti; si tratta di una paura ben definita, drammatica, nata per dei motivi ben precisi e vissuta “in solitudine”, cioè non confidata a nessuno. Hamer l’ha verificata in migliaia di casi e l’ha trovata sempre. Io stesso l’ho sempre trovata, senza eccezione, nei casi che ho esaminato personalmente.

Questo spiegherebbe anche perché i topi “fumatori” sviluppano il cancro. Questo animale ha terrore del fuoco e quando sente odore di fumo scappa. Ma se continua a sentire questo odore senza poter scappare (come nelle gabbie dei laboratori), vivrà in uno stato di costante paura di morire. Il criceto invece in natura vive in tane profonde e non si preoccupa se ci sono incendi; si rintana e aspetta tranquillamente che “passi”. Questo spiega anche i dati al punto 3: quando la vita diventa più precaria, è più facile che si sviluppino “conflitti”.

Per quanto riguarda il punto 5, le stesse considerazioni fatte sulle statistiche sul fumo possono essere fatte anche per quelle sull’alimentazione. Sia chiaro; io sono convinto che l’alimentazione abbia un ruolo molto importante nella salute di un individuo. Semplicemente contesto l’attendibilità dei metodi statistici anche in questo caso. Per ottenere dati che abbiano una qualche validità, dovremmo poter “isolare” e studiare un elemento dell’esistenza alla volta; il che naturalmente è impossibile.

Per esempio, è probabile che tra i fumatori ci sia un maggiore desiderio di gusti forti rispetto ai non fumatori; si sa che tra di essi c’è un maggior consumo di alcol, probabilmente anche di cibi non proprio sani, come fritti, alimenti piccanti, grassi, salumi, ecc... Questo potrebbe essere dovuto al fatto che il fumo attenua la sensibilità gustativa, ma anche ad una personalità portata a desiderare una maggiore quantità ed intensità di sensazioni gustative (personalità con una spiccata oralità, direbbe uno psicanalista). Se vogliamo fare delle statistiche serie, dovremmo almeno chiarire questa relazione tra fumatori e un certo tipo di alimentazione; altrimenti si rischia di attribuire ad un elemento quello che invece potrebbe essere causato dall’altro.

Ma, se la tesi fumo=cancro non regge ad una analisi solo un po’ più accurata di quanto non siano le semplici grida allarmistiche del ministro Sirchiapone, di Veronesi, e di tutto il coro oncologico, allora perché tutte queste campagne antitabacco, leggi draconiane sul fumo passivo, scritte terroristiche sui pacchetti di sigarette, ecc...? La ragione, ancora una volta è “politica”.

L’elemento di base è che tutta l’oncologia degli ultimi 60 anni è un fallimento totale. Nonostante questo, innumerevoli persone si sono arricchite fingendo di far qualcosa per curare il cancro. Ma affinché la cuccagna continui, bisogna inventare sempre qualcosa di nuovo: alimentare speranze, prospettare nuove linee di ricerca, mostrare o manipolare statistiche, ecc... Insomma una vera e propria tecnologia di marketing in azione, altrimenti un giorno qualcuno potrebbe dire che “il re è nudo” e tutto finirebbe. Qualche successo lo hanno ottenuto con le insistenti campagne di diagnosi precoce degli anni scorsi. La gente continua ad ammalarsi e a morire di tumore sempre di più (statistiche ufficiali), ma la sopravvivenza a 5 anni dalla diagnosi è aumentata. Ovviamente le terapie ufficiali non c’entrano niente; il fatto è che, se la diagnosi viene fatta prima, il malato apparentemente vive di più. Però a questo punto possono mostrare dei “numeri” che giustifichino la loro opera di mungitura delle risorse pubbliche e private.

Ora stanno tentando col fumo. In questa maniera fanno sentire che si stanno preoccupando di noi; ci fanno sapere che loro hanno scoperto come far diminuire drasticamente il cancro e che, se ci ammaliamo, è solo colpa nostra. Inoltre sperano sinceramente che la gente fumi e si ammali di meno in modo da esibire, tra qualche anno, dei dati trionfali sulla diminuzione di questa malattia.

Temo che rimarranno molto delusi. I dati degli altri paesi sul risultato delle campagne antifumo già attive da tempo sono sconsolanti. Inoltre è ragionevole pensare che il terrorismo mediatico, che viene fatto per far desistere dall’uso di tabacco, alimenti proprio il conflitto di paura di morire (Hamer). Oggi, ogni volta che una persona si accende una sigaretta legge consciamente o inconsciamente frasi del tipo “il fumo uccide”. Tutto ciò non farà che aumentare proprio la malattia che si vuole evitare. Ma niente paura; se fallirà questa campagna di marketing, ne troveranno un’altra.

A meno che prima non ci svegliamo...

Alberto R. Mondini

Wing Chun Kuen ha detto...

Dopo varie ricerche ho saputo che:
1. Il dottor Hamer citato dal testo sopra esposto, che sembra essere tra i riferimenti del sito in questione è carcerato in Francia per esercizio abusivo della professione medica. Egli si qualificava con le sigle Dr. Med. Mag. Theol. (deduco: dottore, medico, mago, teologo)
2. L'autore dell’articolo, Alberto R. Mondini, non è mai comparso, nei siti web da me visitati inerenti lui, con la qualifica di dottore. Se lo fosse sarebbe del tutto normale firmare articoli con pretesa di scientificità col “dott.”.
3. Egli si qualifica come “naturopata”, neologismo volto ad indicare una branca pseudo-scientifica della medicina alternativa (se così si può definire).
4. La naturopatia è insegnata in un istituto privato da un tizio con un nome da pornostar, tale Rudy Lanza
5. Alberto R. Mondini è stato indicato dal Costanzo Show come esponente dei venditori di illusioni per ciò che riguarda le cure del cancro.

Inoltre associazioni riconosciute come la Lega Italiana Lotta ai Tumori scrivono questo di loro: La Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori (LILT) è un Ente Pubblico su base associativa che opera sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, sotto la vigilanza del Ministero della Sanità e si articola in Comitati Regionali di Coordinamento.

Opera senza fini di lucro e ha come compito istituzionale primario la prevenzione oncologica.
L’impegno della LILT nella lotta contro i tumori si dispiega principalmente su tre fronti: la prevenzione primaria (stili e abitudini di vita), quella secondaria (promozione di una cultura della diagnosi precoce) e l’attenzione verso il malato, la sua famiglia, la riabilitazione e il reinserimento sociale.

L’obiettivo della LILT è quello di costruire attorno al malato oncologico una rete di solidarietà, di sicurezza e di informazione.


I dati della VERA associazione per la lotta ai tumori sono tutt’altri:
Le sigarette rappresentano la principale causa EVITABILE di morte nel nostro Paese.
Iniziare a fumare è una delle cose più pericolose che si possano fare: smettere anche se può sembrare difficile, è il migliore regalo che possiamo farci.
Sei ancora indeciso?

Almeno non farti fuorviare dai seguenti miti:
IL FUMO PUO’ PROVOCARE SOLO IL TUMORE POLMONARE IN SOGGETTI PREDISPOSTI A TALE PATOLOGIA: Falso. Il 90% dei tumori polmonari è dovuto al fumo di sigaretta. Ovviamente i più colpiti sono i forti fumatori (1 pacchetto o più al giorno) ma si possono ammalare di questa spesso fatale patologia anche persone che non hanno mai fumato ma che grazie al fumo di colleghi, amici o parenti (cioè il cosiddetto fumo passivo) hanno inalato dosi consistenti di cancerogeni. Inoltre è confermato da una mole considerevole di studi scientifici che il fumo è collegato anche all’insorgenza di altri tipi di tumore (laringe, esofago, cavo orale, vescica): in totale, IL FUMO provoca circa il 30% di tutti i tumori. Inoltre, è una causa importantissima di malattie cardiovascolari e respiratorie non tumorali (esempio bronchiti croniche ed enfisema patologie altrettanto mortali e che per il 75% sono causate dal fumo).
Nella detta associazione si dice che il fumo è cancerogeno perché:
Quando entra nell’organismo, il fumo è una specie di AEROSOL concentrato: contiene migliaia di sostanze dannose (circa 5000) alcune allo stato gassoso, altre allo stato corpuscolare…
SOSTANZE
Composti allo stato gassoso Composti allo stato corpuscolare
Sostanza Effetto Sostanza Effetto
Ossido di Carbonio Diminuisce ossigenazione dei tessuti Idrocarburi Aromatici Policiclici (IPA) Cancerogeno
Acido idroCianidrico Citotossico e irritante Nicotina Stimolatore/Inibitore Ganglionare
Acetaldeide Citotossico e irritante Catrame Cancerogeno
Acroleina Citotossico e irritante Fenolo Cancerogeno e irritante
Ammoniaca Citotossico e irritante Cresolo Cancerogeno e irritante
Formaldeide Citotossico e irritante B-naftilamina Cancerogeno
Ossidi di Azoto Citotossico e irritante N-nitrosonornicotina Cancerogeno
Nitrosamine Cancerogeno Benzopirene Cancerogeno
Idrazina Cancerogeno Indolo Acceleratore tumorale
Cloruro di Vinile Cancerogeno Carbazolo Acceleratore tumorale
Catecolo Cocancerogeno
Nickel Cancerogeno
Arsenico Cancerogeno
Cadmio Cancerogeno e irritante
Polonio 210 Cancerogeno


Nicotina: Dipendenza Aumento della frequenza cardiaca Difficoltà circolatorie Monossido di Carbonio: Minor nutrimento per i tessuti Sangue meno ossigenato Ingiallimento della pelle Caduta dei capelli Invecchiamento precoce Ridotta capacità respiratoria Sostanze irritanti: Accumulo di muco nei bronchi Bronchite cronica Enfisema Benzopirene e altre sostanze cancerogene: Aumentato rischio di cancro

CatrameTrasforma le cellule normali in cancerose

APPARATI Quali organi colpisce?

Apparato respiratorio Le sostanze che causano danni a questo apparato sono molteplici: sostanze irritanti come acido cianidrico, acroleina, formaldeide, ammoniaca, ecc. Nonostante l'inquinamento a cui siamo sottoposti,nei polmoni arriva aria pulita perché il nostro sistema respiratorio è dotato di un efficiente "sistema di pulizia", formato da cellule che oppongono una barriera all'entrata di polveri, germi e sostanze tossiche nel polmone. Le sostanze irritanti inalate col fumo danneggiano velocemente questo sistema di pulizia e quindi facilitano il passaggio di sostanze dannose nel polmone.

CONSEGUENZE: Eccessiva produzione di muco, Bronchite cronica, Enfisema. Tra le sostanze che si depositano all'interno del polmone per il mancato funzionamento del sistema di depurazione dell'aria ve ne sono molte in grado di aumentare il rischio di TUMORE POLMONARE. L'85-90% dei tumori polmonari riconosce nel fumo la causa principale come per gli altri tipi di tumore delle vie respiratorie (cavità orale, faringe, laringe). LA TOSSE ED IL CATARRO DEL FUMATORE, SPECIE AL MATTINO, SONO UN SINTOMO DEL RIDOTTO O MANCATO FUNZIONAMENTO DI QUESTO SISTEMA Smettendo di fumare il sistema può riprendere la sua efficienza.

Sistema circolatorio e cuore Le sostanze del fumo che sono reponsabili dei danni all'apparato circolatorio sono soprattutto l' OSSIDO DI CARBONIO e la NICOTINA. L'ossido di carbonio riduce la quantità di ossigeno disponibile per l'organismo: Cuore, Cervello, Muscoli, ecc. ricevono meno ossigeno se una persona fuma. Insieme alla nicotina, l'ossido di carbonio accelera la formazione delle placche aterosclerotiche all'interno dei vasi sanguigni, elevando il rischio di INFARTO DEL MIOCARDIO e ICTUS. La restrizione dei vasi sanguigni porta comunque a conseguenze negative per la circolazione. Mentre una persona fuma il suo cuore batte più velocemente e la pressione arteriosa si innalza. Sistema nervoso La sostanza che più di ogni altra mostra i suoi effetti a livello del sistema nervoso è la NICOTINA. In particolare, questa sostanza è in grado di dare DIPENDENZA (cioè il fumatore sente di non poterne più fare a meno) e TOLLERANZA, (tendenza, come per le altre droghe, ad "aumentare la dose", ovvero il numero di sigarette giornaliero). Sessualita' e fertilita' Negli uomini il fumo riduce il numero di spermatozoi vitali, riducendone la fertilità. Alcuni studi hanno ipotizzato una relazione tra il fumo e l'impotenza maschile. Nelle donne, si riduce invece il numero degli ovociti in grado di essere fecondati, abbassando anche in questo caso la probabilità di una gravidanza. Altri tumori Il fumo aumenta il rischio di numerosi altri tumori oltre a quello del polmone e delle vie respiratorie: vescica, esofago, rene, pancreas, collo e corpo dell'utero sono altri tumori correlati con questa abitudine. Altri danni Caduta dei capelli, alito cattivo, macchie della cute e dei denti, malnutrizione della cute con comparsa precoce di rughe sono alcuni altri problemi di chi fuma. Il rischio di contrarre malattie anche mortali aumenta di almeno 70 volte per i fumatori di entrambi i sessi. Coloro che hanno iniziato a fumare nell'adolescenza hanno il 50% di probabilità di morire per il tabacco e per metà di costoro ciò avverrà prima del compimento del settantesimo anno di età con una perdita di circa 22 anni di quelle che sono le

Wing Chun Kuen ha detto...

SU INTERNET CI SONO MOLTI SITI DI MEDICINA ALTERNATIVA CHE CITANO IL "METODO DI BELLA".
Esso viene citato anche da Alberto R. Mondini autore dell'articolo di sopra, presidente dell'arpc.
il sito Ufficiale della cura di bella, prende le distanze da chi li tira in ballo gratuitamente
Immagino che ciò valga anche per l'arpc.
Quanto segue è materiale tratto dal sito ufficiale della cura Di Bella:



Questo sito nasce dalla necessità di ordinare e chiarire l'essenza e finalità dell'MDB per la confusione ingenerata dai troppi incompetenti che hanno espresso giudizi e consigli sul metodo. Si sono interessati dell'MDB persone che non hanno alcuna cultura scientifica, medica ed esperienza clinica nella terapia dei tumori.
Essendo l'MDB un metodo rigorosamente scientifico nato da una valutazione razionale, matematica, chimica, biochimica, farmacologica, fisiologica e clinica, abbiamo ritenuto indispensabile riportare ogni riferimento all'MDB nel suo ovvio e naturale contesto medico - scientifico, al di fuori del quale ogni affermazione o considerazione è totalmente priva di fondamento.
Le risposte ai quesiti sulla terapia hanno validità solo se date da medici. Invitiamo pertanto quanti danno risposte e sentenze sull'MDB in assenza di adeguata preparazione medico - scientifica ad astenersi per non ingenerare ulteriore confusione sul metodo che, ripetiamo, deve categoricamente rimanere ed essere gestito in ambito medico - scientifico.