giovedì, marzo 16, 2006

Considerazioni sugli scontri di Milano.


Violenza. Per andare contro chi crede nel manganello e nell’olio di ricino o nei regimi totalitari e nell’autoritarismo hanno preso bastoni, razzi, scudi. A volte prendono in mano le bandiere della pace per chiederla “senza se e senza ma”, come amano dire , a volte coltelli, bombe carta e catene. Sono convinti che un nuovo mondo è possibile, sono convinti che la pace in Iraq è una priorità e poi per impedire ai neofascisti di “Fiamma Tricolore” di manifestare hanno devastato tutto quello che hanno travato di fronte. Questi sono i ragazzi dei centri sociali, del movimento dei movimenti, i disobbedienti, i no global; fate voi. A Milano hanno dato vita a cruenti scontri con la polizia, hanno dato fuoco ad una decina di macchine di privati, hanno saccheggiato qualche negozio e come al solito attaccato il Mcdonald. Non ti può non venire in mente allora di quando si erano inventati (reinventati in realtà) l’esproprio proletario ai danni del supermercato Panorama a Roma. Rubarono telefoni cellulari, computer, elettrodomestici per contestare il carovita e la flessibilità. Non farina, acqua, pasta, beni di prima necessità ma cellulari e computer. Questa è rapina, non esproprio proletario! Così, il parallelo è immediato, è presto detto che a Milano non c’è stata contestazione ma devastazione. A Milano non è stato messo in ginocchio lo Stato “complice dei fascisti” ma qualche privato che dovrà ripagarsi la macchina (vedi il carovita!). Sempre così, loro i ragazzi dei centri sociali, i disobbedienti, si cercano un nobile fine per poi farci tutte le nefandezze di cui sono capaci. Saccheggiarono anche la Feltrinelli a Roma. Esproprio proletario si disse anche allora, “la cultura non ha prezzo” qualcuno urlò. Vero, ma perché non c’è soldo che la può pagare non perché si può trafugare! Fini nobili e loschi, slogan, semplificazione del messaggio politico, arroganza, prepotenza, diritto di inventarsi diritti: i ragazzi dei centri sociali, insomma. Così anche stavolta tutto il centrosinistra pagherà per loro, potrà essere criminalizzato.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Ancora una volta mi trovo daccordo con te...Un pò a malincuore, perchè vedo sempre questi eventi come delle piccole rivoluzioni..è sempre un evento che fà scalpore..Ma poi analizzando il tutto escono fuori le idee esposte nelle tue considerazioni..In altri ambiti (scolastici) capitano spesso queste cose..Io dalla scuola ho appreso molto, soprattutto in questo ultimo anno.è da li che nasce tutto, che,in un certo senso, si viene a creare una piccola società, la quale non è altro che una fotocopia rimpicciolita dello stato in cui entrerò a tutti gli effetti con un lavoro e una famiglia.Vale il detto, che tanto odio, "Predicare bene razzolare male".

Anonimo ha detto...

iu tutta questa storia si è fatta un poco di confusione. Che atti sconsideraqti vi siano stati non c'è dubbio, ma l'errore è di aver identificato i violenti con i centri sociali, in particolare con il centro sociale LEON CAVALLO che è stato subito scagionato da ogni colpa. Le violenze sono piovute da tutto quel mondo indecrifrabile degli autonomi, anarchici e quant'altro. Non ho simpatia per i centri sociali ma questa volta sono innocenti, e lo dico solo per verità di cronaca. tutte le altre considerazioni di condanna sono d'obbligo. Con il loro gesto sconsiderato hanno messo a ferro e a fuoco Milano, e soprattutto hanno fatto passare in sordina un evento eversivo, perchè è eversivo far sfoggio di simboli e slogan che sono palesemente anticostituzionali. Queste persone sono solo dei poveri idioti che non hanno nulla da dire, e compenzano la loro pochezza di idee con la violenza.