lunedì, aprile 17, 2006

17 aprile 1944: il rastrellamento nazifascista del Quadraro. 17 aprile 2006: un brutto modo per commemorarlo.


Erano tanti, giovani e brilli. Un bicchiere di birra, un cane punk, musica alternativa e tanta voglia di essere alternativi. Si sono riuniti il giorno del rastrellamento del quadraro al Parco degli Acquedotti. Tutti in nome dell’antifascismo, dell’hashish e di quel buon vinello che solo alle feste “alternative” è così buono. Tutti insieme per ricordare l’orrore del nazifascismo, ballare, bere e strillare. Bella gioventù, o meglio la gioventù che dice “bella” come saluto. Li vedi allegri, con l’aria di chi non si lava che fa tanto alternativo e che lancia quel grido di libertà che oggi è bene gridare: no ai totalitarismi. Ci hanno pensato loro a gridarlo, con le magliette con su scritto CCCP, di quell’ URSS che deportò Aleksandr Isaevich Solzhenitsyn (premio nobel per la letteratura) per otto anni a causa di alcuni commenti negativi su Stalin in lettere private. Gridano libertà sentendo il gruppo filosovietico “Banda Bassotti”. Non vogliono che si ripeta l’orrore dei lager e poi chi se ne frega se un po’ dei loro simboli ne hanno costruiti. Erano tanti, giovani e brilli. Non volevano scordare questa importante storia del quartiere quadraro e oggi l’hanno celebrata nel peggiore dei modi. E Jan Palach arse per nulla.

2 commenti:

Wing Chun Kuen ha detto...

Mi scuso per il lirismo prosaico di questo post. Di norma, in questa sede, mi piace essere molto chiaro e temo che questo post non lo sia... il fatto è questo: oggi 17 aprile 2006 ricorre l'anniversario del rastrellamento del Quadraro. Per celebrarlo hanno organizzato un concerto al parco degli acquedotti. Avvisato del concerto da alcuni amici, mi ci sono recato e con sommo dispiacere ho scorto troppi giovani intenti nel bere. Per giunta ho visto più d'una triste maglietta con scritto CCCP. Schifato di questa modalità turpe per ricordare un evento così altamente segnificativo me ne sono andato. E' stato molto brutto vedere giovani, magari sinceramente libertari,indossare quelle magliette. Mi è sembrato inutile presenziare ad una tale manifestazione per bere e strafarsi. Mi è sembrato che si desse, anche grazie alla presenza della Banda Bassotti, alla commemorazione l'aria di una festa comunista Non lo è. Anzi è una commemorazione che deve avvertire tutti del costante allarme che devono sucitare le idee totalitariste... Tutto qui, qualora nel post non fossi stato chiaro.
Per ciò che riguarda i due personaggi che ho citato (jan Palach e Aleksandr Isaevich Solzhenitsyn) informazioni se ne trovano sulla wikipedia...

Anonimo ha detto...

pure io sono un pò filosovietico, specie per rigetto ai modelli attualmente dominanti (grande fratello-maria de filippi-veline-l'isola dei famosi-culi,tette ecc) ma ho studiato, lavoro, e di solito mi capita di ubriacarmi o farmi uno spinello molto raramente...